Contrasti di realtà |
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Route 66 |
Torino |
Barche e non … |
Il contrasto delle realtà – Silvia Casali
Uno splendido portale medioevale, la facciata di un antico palazzo deturpati da insegne luminose o da centraline elettriche o da segnali stradali sistemati “dove serve”.
Immagini di tutti i giorni che noi, uomini del XX secolo, abbiamo imparato a sfrondare da tutti quegli elementi che testimoniano una realtà contemporanea legata al cosiddetto ilv.
E ormai abituati come siamo a convivere con questi “oggetti“, quasi non li avvertiamo più, dimentichiamo la loro presenza. A Paolo Brencella, invece, andare a scoprire questi accostamenti, evidenziandone spesso il contrasto.
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Linee, segnali , strutture – Angelo Mistrangelo
Il lampeggiare di un’insegna, la fuga degli abbaini di un palazzo seicentesco, gli oggetti del “Balon”, caratterizzano l’attuale momento espressivo di Paolo Brencella, concretizzano nei suoi acquerelli l’indagine intorno a una Torino colta con limpida rispondenza figurale.
È, la sua, una vista attraverso una una ben precisa successione di frammenti d’immagine, di luoghi sorpresi dall’incalzare dell’ombra, di tettoie e tende e palizzate ricoperte dai manifesti di una pubblicità incalzante, incombente, decisiva per una nuova dimensione della società.
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Omaha on my mind – Giuseppe Raimondi
C’è un senso di attesa in questi acquerelli di Paolo Brencella. E’ un’attesa fatta di spazi solcati da lettere che proseguono in un fraseggio misterioso la cui comunicazione è interrotta come l’elevazione di una scala che non si sa dove porti, o da una automobilina sul davanzale di una finestra anch’essa in attesa di essere ripresa per solcare i sogni di un bimbo, come le automobili dei grandi solcano il paesaggio nevato che si vede all’esterno.
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Torino e la sua luce – Gian Giorgio Massara
La pittura di Paolo è accattivante sia che tratti i luoghi segreti di Torino, sia che si spinga nella lontana Omaha per raffigurarne il paesaggio sotto la neve oppure il complesso gioco di autostrade che s’incrociano, fra cielo e pianura, delimitate da pallidi profili urbani.
Paolo Brencella ama il particolare e mediante la tecnica dell’acquerello cattura luci, sensazioni, situazioni, velando di poesia i propri dipinti.
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